Il Decreto Ministeriale si propone di incentivare la produzione di energia elettrica mediante impianti caratterizzati da tecnologie innovative o da elevati costi di generazione alimentati da fonti rinnovabili. L’obiettivo principale è quello di favorire la competitività di queste soluzioni energetiche, promuovendo lo sviluppo e l’adozione di sistemi più sostenibili.
Inoltre, il decreto rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione entro il 2030, sostenendo la transizione ecologica e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del settore energetico.
Chi sono i destinatari delle agevolazioni?
Le imprese possono accedere agli incentivi a condizione che gli impianti rispettino specifici standard dimensionali, costruttivi, ambientali e prestazionali, tra cui:
- Impianti a biogas con una potenza nominale massima di 300 kW;
- Impianti a biomasse con una potenza nominale non superiore a 1.000 kW;
- Impianti solari termodinamici, che sfruttano l’energia solare per generare elettricità o calore;
- Impianti eolici off-shore e impianti fotovoltaici galleggianti su specchi d’acqua interni o in mare aperto;
- Impianti geotermoelettrici dotati di innovazioni tecnologiche e caratterizzati da emissioni zero.
Condizioni per i Beneficiari
I soggetti interessati a beneficiare degli incentivi devono rispettare ulteriori criteri, tra cui:
- Possedere un titolo autorizzativo per la costruzione e l’esercizio dell’impianto;
- Aver accettato in via definitiva un preventivo di connessione alla rete elettrica.
Che tipo di agevolazioni offre il bando?
Gli incentivi vengono concessi attraverso tariffe stabilite tramite procedure di asta competitiva. Per gli impianti con potenza fino a 300 kW, è applicata una tariffa omnicomprensiva, che include tutte le componenti economiche. Per gli impianti con potenza superiore, il valore dell’incentivo viene determinato come la differenza tra la tariffa incentivante riconosciuta e il prezzo zonale dell’energia elettrica.
Quali sono le spese e le attività ammissibili per i fondi previsti dal bando?
Il decreto prevede l’assegnazione di contingenti di potenza tramite gare competitive, da svolgersi tra il 2024 e il 2028. L’obiettivo è aggiungere circa 15 TWh di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Impianti ammissibili
Le categorie di impianti che possono accedere alle procedure includono:
- Nuovi impianti che utilizzano tecnologie innovative o caratterizzati da costi di generazione elevati.
- Rifacimento di impianti geotermici tradizionali, con l’integrazione di soluzioni tecnologiche avanzate.
- Impianti off-shore flottanti e quelli realizzati su specchi d’acqua interni.
Spese ammissibili
Sono coperte tutte le spese necessarie alla realizzazione e alla messa in funzione degli impianti, inclusi:
- Costi per l’acquisto di attrezzature e materiali;
- Spese legate al rilascio di permessi e autorizzazioni.
Requisiti per la partecipazione
Per accedere alle gare competitive, gli impianti devono rispettare i criteri prestazionali e ambientali stabiliti dal decreto. I richiedenti devono inoltre proporre una riduzione minima del 2% sulla tariffa di riferimento, indicandola nell’istanza di partecipazione. Questo requisito non si applica agli impianti con potenza fino a 300 kW.